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Preparare il viaggio fotografico

Durante i reportage di viaggio si finisce per camminare per diverse ore, spesso anche su percorsi non particolarmente agevoli: in funzione di ciò valuto con attenzione il peso dell’attrezzatura che dovrò caricarmi sulle spalle in quanto, alla fine della giornata, un chilo in più o in meno può fare davvero la differenza sul grado di stanchezza accumulata.

Prima di partire

Quando mi accingo a partire per un viaggio, i preparativi hanno inizio con almeno una settimana di anticipo. In realtà, l’esperienza di tanti anni mi ha insegnato che fare una preventiva analisi della destinazione, attraverso la lettura di riviste, libri, consultazione di siti dedicati, mi consentirà di migliorare la conoscenza del paese che sto per visitare e mi aiuterà a comprendere meglio la natura del viaggio e questo, di conseguenza, mi consentirà di selezionare in modo appropriato il corredo fotografico da utilizzare, evitando di portare con me attrezzature superflue che costituirebbero solamente un ingombro. Durante i reportage di viaggio si finisce per camminare per diverse ore, spesso anche su percorsi non particolarmente agevoli: in funzione di ciò valuto con attenzione il peso dell’attrezzatura che dovrò caricarmi sulle spalle in quanto, alla fine della giornata, un chilo in più o in meno può fare davvero la differenza sul grado di stanchezza accumulata. Oltre al corredo fotografico, completano sempre la mia attrezzatura un buon paio di scarpe da trekking, un cappellino con visiera (fondamentale per ripararsi dal sole e dalla pioggia) e una leggera giacca a vento antipioggia.

Riguardo l’atterzzatura, solitamente porto con me due reflex digitali ed una compatta; il treppiedi pesa ed è ingombrante, perciò lo porto con me solo se sono certo di usarlo, perché so bene che spesso può risultare d’impaccio. C’è poi da considerare che con la sensibilità raggiungibile dalle attuali reflex e con le ottiche dotate il sistema di riduzione delle vibrazioni è possibile oggi effettuare scatti a mano libera in condizioni inimmaginabili solo dieci anni fa.

5 cose da fare

nel preparare la borsa (e 1 errore da evitare)


  1. Ri-formattare tutte le memory card che si intende portare con se essendo ben certi, prima del reset, di aver fatto il completo backup del contenuto.
     
  2. Caricare tutte le batterie e assicurarsi di averne a disposizione un numero adeguato in funzione del periodo di tempo che si prevede di trascorrere in assenza di possibilità di ricarica.
     
  3. Effettuare qualche scatto di prova con la fotocamera/e in modo da essere certi che tutto funziona correttamente.
     
  4. Verificare la tenuta di tutte le cinghie e dei relativi ganci in dotazione a fotocamera, borsa, zaino, ecc. in modo da essere certi siano integri e sicuri.
     
  5.  Pulire accuratamente la fotocamera, il sensore, gli obiettivi, i filtri, ecc.

Evitare assolutamente di acquistare una nuova macchina prima della partenza. La cosa più deleteria e frustrante che possa capitare ad un fotografo è dover consultare un libretto di istruzioni quando è il momento di scattare.

Corredo fotografico

Solitamente mi attrezzo con uno zaino abbastanza capiente e una borsa fotografica: nel primo inserisco l’attrezzatura vera e propria, nella seconda metto gli accessori. In tal modo evito di portare troppo peso con me nelle uscite brevi.


10 cose sempre nello zaino

  1. Due corpi reflex;
  2. Ottiche (di cui parleremo in dettaglio), complete di copriobiettivo e di tappo;
  3. Filtro polarizzatore, filtri graduati
  4. Batterie adatte a garantire la copertura dell’escursione;
  5. Memory card in sovrabbondanza;
  6. Un panno per la pulizia delle ottiche e kit per pulizia sensore;
  7. Flash;
  8. Modulo GPS per georeferenziare le immagini;
  9. Una busta di plastica trasparente, per proteggere la fotocamera in caso di pioggia;
  10. Una piccola torcia a led (utile nelle sessioni di fotografia notturna).

Tra i miei accessori preferiti c’è l’utilissimo modulo GPS, che consente la funzione di geotagging, ovvero la possibilità di immagazzinare nelle foto dati come latitudine, longitudine, altezza ed ora dello scatto.


10 cose nella borsa degli accessori

  1. Filtri extra, come un filtro polarizzatore, filtri GND a lastra e ND 10 stop;
  2. Extra batterie;
  3. Kit di pulizia fotocamera;
  4. Cavalletto con testa a sfera e attacco Arca Swisse;
  5. Staffa ad "L" per testa con attacco Arca Swisse;
  6. Notebook (e relativo alimentatore);
  7. Hard disk portatile (e relativi cavetti di collegamento);
  8. Caricabatteria;
  9. Adattatore USB e cavetti vari di collegamento dei vari strumenti;
  10. Adattatore multipresa.

Naturalmente è meglio portare da casa tutto quello che prevediamo possa servire; tuttavia, poiché errori, contrattempi e dimenticanze possono sempre capitare, è bene avere un’idea del costo del materiale che potremmo dover acquistare in loco in modo da evitare di pagare cifre spropositate per procurarsi accessori banali.
Data quantità e valore della merce che portiamo con noi, è necessario prendere in considerazione l’eventualità di stipulare un’assicurazione supplementare rispetto alle coperture di base offerte (i vettori terrestri, navali o aerei rimborsano una cifra irrisoria a fronte di merce smarrita).
Verificare con la Compagnia o con l’Agente di viaggio il costo di un’assicurazione integrativa in grado di garantire adeguata copertura per la nostra attrezzatura.

La scelta delle ottiche

La scelta delle ottiche da mettere in borsa varia a seconda della tipologia del viaggio da affrontare. Generalmente due reflex unitamente alla tripletta di zoom messa a disposizione da quasi tutti i brand produttori, 14-24, 24-120 e 70- 200 sono più che sufficienti a coprire le necessità per realizzare un reportage di qualsiasi tipo. Naturalmente, la questione cambia nel caso in cui si sappia in partenza di dover effettuare anche una ripresa in teatro o un servizio sportivo all’interno di un palazzetto. In tal caso un tele medio, fisso e luminoso, ci ripaga con la qualità delle immagini ottenute del peso che abbiamo dovuto sostenere per portarlo con noi. Quando il nostro viaggio si caratterizza fortemente per l’opportunità di effettuare riprese naturalistiche, oltre alle ottiche base, si rende necessario aggiungere un teleobiettivo dai 300mm in su, luminoso per poter eventualmente aggiungere un buon duplicatore di focale. In questo caso il peso da sobbarcarsi aumenta (e ancor più l’impegno economico).

Infine un cenno alle questioni doganali. Se ci si muove all’interno della Comunità Europea, non ci sono particolari formalità da seguire per il trasporto dell’attrezzatura fotografica, anche se è buona norma stilare un elenco del materiale che portiamo in viaggio, con relativi numeri di matricola, certificati di proprietà e ove possibile, scontrini d’acquisto o fatture, al fine di dimostrare di essere i legittimi proprietari. Se invece si parte per un Paese extracomunitario, è opportuno fornirsi dei coupon ATA per l'attrezzatura che temporaneamente esportiamo. Altra soluzione, abitualmente accettata dalla maggior parte degli uffici doganali, è quella di presentarsi a questi muniti della solita lista dell’ attrezzatura, redatta su carta intestata e farsela controfirmare dai doganieri, al fine di poter dimostrare, al rientro in territorio italiano, che è la stessa che è stata portata oltre confine e che non è materiale acquistato all’estero.