HOME TECNICA FOTOGRAFICA Fotografia aerea

Fotografia aerea

La fotografia aerea è una situazione che mi attrae profondamente, i paesaggi fotografati dall'alto assumono forme impensabili e colori straordinari, anche quelli che possono sembrare solamente dei piccoli dettagli possono risultare decisivi per la buona riuscita di un'immagine. Si pensi ai disegni tracciati dall'uomo con il suo lavoro nei campi. I greti dei fiumi e le strade diventano linee sinuose, le coltivazioni di fiori coloratissimi tappeti di petali.

La fotografia aerea

Quando si pensa alla possibilità di realizzare immagini fotografiche dall’alto, l’aereo o l'elicottero sono i mezzi di trasporto che ci vengono in mente ma va considerata anche la possibilità di effettuare scatti da una mongolfiera che produce meno vibrazioni e consente di lavorare in silenzio, interrotto solo di tanto in tanto dal rumore del bruciatore, nel pieno rispetto della natura.
L’elicottero certamente è il mezzo più versatile perché permette di volare lentamente e a bassa quota e nello stesso tempo di  spostarsi rapidamente da un punto all’altro, di fotografare senza il portellone, assicurati con un’imbragatura e di operare a qualsiasi ora escluse quelle notturne. Tra gli aerei mi piace molto il Cessna 182, munito di un'ala alta che dà la possibilità di fotografare verso il basso senza impedimenti.
Come detto, la mongolfiera sarebbe il miglior mezzo per praticare la fotografia aerea ma non avendo un timone, a decidere il senso di marcia sono le condizioni meteo; lo stesso vale per il luogo d'atterraggio che non può essere mai previsto con precisione; inoltre le ore per il volo, in particolar modo in estate, sono quasi obbligatoriamente le prime del mattino e quelle a fine giornata, perché in quelle centrali l'aria torrida a bassa quota provoca forti turbolenze.

I soggetti

La fotografia aerea è una situazione che mi attrae profondamente, i paesaggi fotografati dall'alto assumono forme impensabili e colori straordinari, anche quelli che possono sembrare solamente dei piccoli dettagli possono risultare decisivi per la buona riuscita di un'immagine. Si pensi ai disegni tracciati dall'uomo con il suo lavoro nei campi. I greti dei fiumi e le strade diventano linee sinuose, le coltivazioni di fiori coloratissimi tappeti di petali.

Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di volare molto, e in diversi parti del pianeta, ma non dimenticherò mai le quattro ore a bordo dell'elicottero del Kenya Wildlife Service. Sorvolare il lago Baringo dove prosperano ippopotami e coccodrilli, il Bogoria punteggiato da più di un milione di fenicotteri, il lago Vittoria dall'intenso color verde da sembrare un'immenso prato ed in ultimo la Rift Valley, l'apocalittica fenditura che attraversa il continente africano, è stata una sensazione indescrivibile.
Oltre a questa esperienza, ne ho vissute molte altre in Italia, in Brasile, Venezuela, Colombia, Panama e Olanda.
 

La tecnica

Dal punto di vista tecnico le impostazioni della macchina cambiano da un mezzo di trasporto a un altro. In generale utilizzo due corpi macchina, una Nikon D850 e una Nikon D500. Per quanto riguarda le ottiche, lavoro con uno zoom grandangolare AF-S Nikkor 24-120mm F/4G ED VR a cui affianco un AF-S Nikkor 70-200mm F/2.8G ED VR II.
Attivo sempre lo stabilizzatore VR anche se, per sicurezza, dall’elicottero o dall’aereo, non scatto quasi mai con tempi inferiori ad 1/1000 s; posso invece utilizzare tempi fino al 1/250s quando sono a bordo di una mongolfiera.
Regolo la messa a fuoco su infinito e utilizzo aperture comprese tra F/5,6 e F/8 in quanto la profondità di campo, fotografando dall'alto, non è poi così determinante.
Per ottenere delle immagini efficaci è importante individuare, come in ogni genere fotografico, forme e soggetti interessanti in modo da creare composizioni equilibrate e sensate.

Dall'alto tutto ci sembrerà bellissimo, quasi irreale e proprio per questo si corre il rischio di fotografare un po' a caso. L'orario ideale per la fotografia aerea, potendo scegliere, è quello delle prime ore del mattino o della sera, quando la luce è calda, le ombre sono lunghe e l'aria è più limpida. Si possono tuttavia realizzare scatti interessanti anche sfruttando le ore centrali della giornata che regalano un'illuminazione uniforme, anche se un po' dura e con poche ombre.

In genere, non c'è bisogno di volare a quote troppo alte, 300 m sono più che sufficienti. L'altitudine operativa, in ogni caso può variare a seconda della tipologia di foto aerea che abbiamo intenzione di realizzare, consapevoli che vanno in ogni caso rispettate le procedure previste dagli enti preposti al controllo del volo.

Accostarsi alla fotografia aerea

Per praticare questa attività non servono requisiti fisici particolari, se si è in buone condizioni di salute e non si soffre di vertigini, non c'è nessun problema. A chi non ha mai volato in elicottero e non se la sente di farsi imbracare per fotografare con il portellone aperto, consiglio di fare il primo shooting posizionandosi dal lato della porta con il finestrino aperto. In questo modo si prende confidenza con l'altitudine e con i movimenti del mezzo.

Una sessione di fotografia aerea non ha una durata predefinita: nel caso di un lavoro professionale non ci sono limiti, dipende dall'importanza dello stesso, mentre un workshop come quelli che realizzano per gli appassionati comporta circa 30/40 minuti di volo.
Come nelle altre “specialità” anche nella fotografia aerea, di base è necessario lasciarsi coinvolgere dalla passione per il volo: va da sé che più ore si trascorreranno a bordo e più si avrà la possibilità di affinare la propria tecnica.

In volo, se si sbaglia una scatto, non sempre si ha una seconda opportunità… ad esempio durante i workshop si può riprovare solo se l'immagine da riprendere è fondamentale per la buona riuscita dello stesso, altrimenti, è meglio andare oltre, considerando che ogni minuto di volo incide non poco sui costi finali. Una cosa è certa: le situazioni che si incontreranno in un volo non saranno mai le stesse di quelli precedenti.