HOME TECNICA FOTOGRAFICA Fotografare in Viaggio

Fotografare in Viaggio

Uno dei motivi per cui tutti viaggiamo è la ricerca della bellezza: una volta trovata ecco che siamo presi dal desiderio di trattenerla e di portarne anche un solo frammento nella quotidianità delle nostre vite. Viviamo consapevoli che la bellezza è di per è sfuggente, frutto della combinazione di vari elementi, sensazioni e luci davanti ai quali abbiamo pochissimo tempo per goderne appieno. Ecco che fotografare quell'istante magico diviene quindi il modo, forse l'unico modo, per trattenere la bellezza scrivendo con la luce la storia di un attimo.

Viaggi o vacanze?

Dal punto di vista fotografico, la differenza tra un viaggio ed una vacanza è che nel viaggio &erave; fondamentale l'itinerario, che rappresenta una sfida con noi stessi e che ha come fine il raggiungimento della meta desiderata e degli obiettivi fotografici che ci siamo prefissati; la vacanza per il fotografo è una situazione meno impegnativa, dove la difficoltà principale è quella di riuscire ad evitare scatti banali, ripetitivi ed il rischio di realizzare immagini in grado di suscitare l’interesse soltanto di familiari ed amici. Per il professionista come per il fotoamatore la condizione ideale sarebbe quella di viaggiare da soli, muovendosi liberamente, potendo contare all’occorrenza sull’assistenza d edicata di una guida locale ma ciò non è facilmente realizzabile a causa di aspetti organizzativi e vincoli economici. Quando ci si muove con altre persone, nella speranza non siano comunque troppe, è importante capire quando è il caso di chiedere una sosta per realizzare gli scatti fotografici che ci interessano o quando è meglio rinunciare. Va infatti considerato che troveremo compagni di viaggio che apprezzano la nostra passione per la fotografia e altri che non hanno lo stesso interesse, per i quali fermarsi e ripartire in continuazione risulta oltremodo fastidioso. Durante il percorso è fondamentale essere dei buoni osservatori ed è necessario assicurarsi di poter occupare una posizione nel mezzo con cui si viaggia che ci consenta di riprendere immagini nonostante si sia in movimento, seppur consapevoli della difficile riuscita degli scatti. È in ogni caso preferibile provare a fotografare in questo modo che tornare a casa con la frustrazione di aver perso un’occasione per cogliere le immagini che avremmo voluto realizzare.

Temi e soggetti

Fra i vari soggetti di viaggio, i panorami sono sicuramente i soggetti più fotografati e per certi versi anche i più difficili da realizzare, in quanto si è spesso portati ad inserire tropp elementi nella stessa foto, ottenendo un'immagine priva del punto di attenzione e con troppi particolari, magari in contrasto fra di loro.
 
Al contrario le immagini di paesaggio più efficaci sono quelle in cui in cui l'elemento principale è ben identificato; in alcune situazioni può essere rappresentato esclusivamente dal colore, il quale da solo
riesce a dare all'intera scena un forte impatto visivo o da una silhouette ben realizzata in grado di caratterizzare l'immagine.
 
Altri progetti fotografici diversi dai paesaggi, dai soliti musei e dagli immancabili monumenti possono riguardare mercati, venditori ambulanti o la cucina locale. Alla fine del vostro viaggio, una volta a casa, vi renderete conto che le fotografie realizzate ad esempio nel mercato generale di Tel Aviv, piuttosto che in quello Malese di Chow Kit a Kuala Lumpur o al Bryggen, l’antica zona commerciale di Bergen in Norvegia, durante la caratteristica e pittoresca – Festa della Costituzione, riporteranno alla vostra mente ricordi intensi ed emozioni indelebili, soprattutto se paragonati a quelli originati dalla facciata un edificio neoclassico o da un grattacielo di NY.

Luoghi e occasioni

Non fotografate però solo cibi e prodotti ben presentati ma dedicatevi anche ai venditori, per avere un contatto diretto con le persone del posto, per capire il loro modo di vivere, per porvi di fronte ad esseri umani con cultura e tradizioni diverse, per cercare di carpire la vera essenza di questi luoghi… per esempio, provare a negoziare un acquisto potrebbe essere un’esperienza davvero divertente.

Fate molta attenzione alla contestualizzazione dei soggetti nel loro habitat, al fine del vostro reportage sarà importante aver saputo rendere nell’immagine la differenza che c’è tra un venditore di un mercatino rionale europeo da uno che opera in un suk orientale.

In sintesi, per rappresentare l’identità di un paese non basta riprodurne i monumenti e i paesaggi ma è necessario riprenderne anche la vita e gli abitanti. Magari anche quando il tempo è brutto, perché ad un osservatore attento non mancheranno certo le opportunità. A Kuala Lumpur in Malesia, mentre la pioggia batteva con violenza sul vetro dell’autobus, ho realizzato una foto alla Stazione Centrale. In condizioni normali avrei regolato la messa a fuoco sullo sfondo, concentrandola invece sulle gocce di pioggia sono riuscito ad ottenere un’immagine davvero singolare, che valeva la pena di scattare e che ricordo sempre con molto piacere.

Il giusto approccio

Tenere in grande considerazione la sensibilità della gente dei paesi che visitiamo e avere rispetto per religioni, usi e costumi e culture diverse dalle nostre è una questione di buona educazione ed è un atteggiamento fondamentale per essere accettati nel paese in cui siamo ospiti.

È importante anche il modo in cui ci si veste: evitare abbigliamento sfarzoso o che possa dare nell’occhio, indossare abiti sobri e discreti per non attirare l’attenzione, che risulteranno anche pratici per muoversi più liberamente. È buona norma avere rispetto di chi non vuole essere fotografato: a volte può essere una scusa per ottenere una piccola contropartita o un regalo ma c’è chi non lo desidera affatto e manifesta chiaro disagio dinanzi alla fotocamera. Nei paesi islamici, ad esempio, è severamente vietato fotografare la polizia e le donne con il capo totalmente coperto, tipo burka per intenderci. Operare in queste condizioni non è mai semplice, occorre riflettere ed agire rapidamente. È fondamentale conoscere bene la propria attrezzatura: a volte non si ha neanche il tempo di costruire la scena attraverso il mirino e si è costretti a scattare quasi alla cieca. In queste situazioni l’utilizzo di un grandangolare spinto ci lascia un certo margine di sicurezza sul risultato finale. Ci sono casi, invece, in cui possiamo cogliere una certa apertura da parte delle persone per farsi riprendere: anche in questi frangenti è opportuno non abusare della disponibilità che ci è stata benevolmente concessa.

In conclusione, fotografare tra la gente è fonte di grandi soddisfazioni, a patto di saper essere sensibili, diplomatici, e, al tempo stesso, pronti a cogliere le immagini che possono materializzarsi inaspettatamente davanti ai nostri obiettivi.